Anno accademico 2022-2023

LABORATORIO DI SOCIAL ROBOTICS

Docenti

Manuela Farinosi
Leopoldina Fortunati
Andrea Toma
Totale crediti
9
Periodo didattico
Secondo Periodo
Tipologia
Affine/Integrativa
Prerequisiti. Non sono previsti prerequisiti
Metodi didattici. Attività di Laboratorio. La modalità di svolgimento delle attività di laboratorio sarà la seguente: la classe sarà opportunamente divisa in piccoli gruppi e ogni gruppo avrà la responsabilità della ideazione, progettazione e realizzazione di un piccolo robot. L’offerta formativa che il corso intende offrire avrà tre caratteristiche: 1) sarà transdisciplinare (in quanto integrerà varie discipline – la sociologia, le neuroscienze e i fondamenti di elettronica e meccanica informatica legati al paradigma do it yourself e alle piattaforme hardware open source); 2) sarà collegato con altri corsi sia a livello nazionale (Università La Sapienza – Roma e Seconda Università di Napoli) che a livello internazionale (Jyvaskyla University – Finland e London School of Economics – UK); 3) richiederà un ruolo molto attivo da parte degli studenti che saranno invitati a cimentarsi in varie forme di apprendimento, ricerca e restituzione di ciò che hanno imparato e prodotto durante il corso.
Modalità di verifica. Modalità d’esame – orale.

E’ previsto un progetto da realizzare, che sarà valutato alla fine del laboratorio pratico secondo criteri di originalità, coerenza e complessità e in ogni caso prima della data d’esame.

L’esame orale sarà volto a indagare il livello di studio dei consigliati e il livello di acquisizione del linguaggio specifico relativo alla disciplina. Gli studenti lavoratori potranno concordare con la docente programmi alternativi. Il corso sarà condotto principalmente in inglese. Gli studenti possono sostenere l’esame in italiano, ma possono anche scegliere di sostenerlo in inglese o in francese o in spagnolo.

Obiettivi formativi
Il corso ha i seguenti obiettivi formativi: 1) fornire agli studenti gli strumenti per comprendere attraverso quali passaggi storici questa tecnologia sia arrivata a uno stadio di relativa maturazione e che cosa distingue un robot sociale da uno industriale 2) mettere in grado gli studenti di comprendere quali siano le problematiche sociali con cui l’introduzione dei social robot deve confrontarsi 3) fornire agli studenti gli strumenti teorici e metodologici per comprendere quali siano le caratteristiche che un robot sociale deve avere per entrare nel mercato 4) mettere in grado gli studenti di discutere con efficacia sulla robotica sociale 5) fornire agli studenti gli strumenti per analizzare e comprendere in modo autonomo gli sviluppi della robotica sociale. I risultati di apprendimento attesi, le conoscenze e le competenze che lo studente acquisirà con il corso sono: – conoscere e comprendere le problematiche sociali con cui l’introduzione dei robot sociali deve confrontarsi; – imparare come è fatto un robot sociale e che cosa lo distingue dai robot industriali; – acquisire gli strumenti teorici e metodologici per comprendere quali siano le caratteristiche che un robot sociale deve avere per rispondere alle esigenze di potenziali utilizzatori; – imparare ad argomentare efficacemente sulla robotica sociale: settori di diffusione, punti di forza, problematiche irrisolte; – acquisire gli strumenti per analizzare e comprendere i futuri sviluppi della robotica sociale.
Contenuti
Il corso sarà articolato in due parti. Una prima parte (33 ore) ripercorrerà brevemente la storia della robotica e metterà in luce gli elementi significativi dello stato dell’arte relativamente ai social robot. Sempre in questa parte si illustreranno le cinque direttive delle ricerche svolte dalle scienze sociali sulla robotica. La prima è lo studio del modellamento dell’immaginario sui robot: cinema, televisione, stampa e letteratura di fantascienza offrono molti prodotti su tale tematica (dai film alle serie televisive dai servizi giornalistici ai racconti e romanzi di fantascienza). Che influenza hanno questi prodotti sull’immaginario degli individui, a partire dai bambini? La seconda è lo studio dei processi di automazione che si stanno sviluppando non più dentro le fabbriche ma nella sfera delle relazioni interpersonali, della comunicazione e dell’informazione, delle emozioni e dell’intrattenimento e che costituiscono una importante premessa della diffusione della robotica sociale. La terza direttiva riguarda la diffusione reale dei robot sociali nella società: si ricostruirà una mappatura di quanti robot esistano a livello industriale e sociale e in quali settori della vita quotidiana essi stiano penetrando. L’educazione? L’intrattenimento? La salute? La casa? Quali problemi sono in grado di risolvere nell’assistenza agli anziani e agli ammalati? Ci aiuteranno a fare i lavori di casa? La quarta direttiva concerne lo studio delle vecchie e delle nuove forme dei robot sociali. Vogliamo un robot simile all’essere umano? E, se sì, quanto simile? O preferiamo un robot che sia ben riconoscibile come tale? O addirittura vorremmo sviluppare la robotizzazione di un mezzo che già utilizziamo, come, ad esempio, il cellulare o il computer? La quinta direttiva concerne un argomento molto delicato: la robotizzazione del corpo umano attraverso le protesi robotiche, i robot indossabili o quelli diagnostici o terapeutici. Ma essa riguarda anche il diventare robot di tante cose che stanno sulla superficie del corpo umano, come, ad esempio, i vestiti. Durante il corso si effettuerà assieme una ricerca sulle donne e la robotica nell’ambiente domestico. Nella seconda parte del corso (30 ore) si procederà all’ideazione, progettazione e costruzione di un piccolo robot con gli studenti.
Testi di riferimento
Vincent J, Taipale S, Sapio B., Lugano G. and Fortunati L., (eds.) Social Robots from a Human perspective. Berlin: Springer.

Fortunati L, Esposito A, Ferrin G, Viel M (2014) Approaching social robots through playfulness and doing-it-yourself: children in action. Cognitive Computation 6(4): 789-801. DOI: 10.1007/S12559-014-9303-y. Fortunati L, Esposito A and Lugano G (2015) (eds.) The special issue “Beyond Industrial Robotics: Social Robots Entering Public and Domestic Spheres”, The Information Society 31(3). Fortunati L, Esposito A, Sarrica M, Ferrin G (2015) Children’s Knowledge and Imaginary About Robots, International Journal of Social Robotics, DOI: 10.1007/s12369-015-0316-9. intervalla: platform for intellectual exchange 1, Special issue on Social Robots and Emotion: Transcending the Boundary Between Humans and ICTs, Editors Satomi Sugiyama & Jane Vincent ISSN 2296-3413.

Altri testi verranno consigliati durante il corso.

Vincent J, Taipale S, Sapio B., Lugano G. and Fortunati L., (eds.) Social Robots from a Human perspective. Berlin: Springer. Fortunati L, Esposito A, Ferrin G, Viel M (2014) Approaching social robots through playfulness and doing-it-yourself: children in action. Cognitive Computation 6(4): 789-801. DOI: 10.1007/S12559-014-9303-y. Fortunati L, Esposito A and Lugano G (2015) (eds.) The special issue “Beyond Industrial Robotics: Social Robots Entering Public and Domestic Spheres”, The Information Society 31(3). Fortunati L, Esposito A, Sarrica M, Ferrin G (2015) Children’s Knowledge and Imaginary About Robots, International Journal of Social Robotics, DOI: 10.1007/s12369-015-0316-9. intervalla: platform for intellectual exchange 1, Special issue on Social Robots and Emotion: Transcending the Boundary Between Humans and ICTs, Editors Satomi Sugiyama & Jane Vincent ISSN 2296-3413.